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Gruppo di San Nicolò

Il gruppo è stato fondato nei primi anni cinquanta da Don Bruno Negri che ha gettato le basi di questa piccola ma significativa realtà. Successivamente si sono avvicendati come capogruppo, nell'ordine, Paolo Gazzola; nell'anno 65, è stato eletto Nello Bravi; nel 1975 Giulio Maserati; nel 1988 è subentrato Carlo Ferrari che lo ha guidato fino al 2009; successivamente è subentrato Gobbi Davide fino al 31/12/20 Il. Dal inizio 2012 l'attuale capogruppo è Giorgio Gnocchi. Il compito che il gruppo di S. Nicolò ha svolto è sempre stato rivolto alle persone bisognose di aiuti sia economici che morali. In molte occasioni durante le feste Natalizie sono state visitate le case di riposo portando doni ma soprattutto tanta vicinanza. L'altro aspetto, meramente operativo, si può sinteticamente riepilogare: impegno in Albania per la costruzione di scuole, cosÌ pure in occasione del terremoto in Umbria impegno nella ricostruzione di una scuola di avviamento professionale a Foligno. Sono state rifatte a spese del gruppo le porte della chiesa di S. Nicolò, abbiamo restaurato il cippo ai caduti partigiani nel viale di villa Borghese. Abbiamo reso possibile la realizzazione del monumento ai Ciambellai in loc. La Noce, restaurando pure l'antico forno che era ormai caduto in completo abbandono. Tutto questo, grazie all'impegno del gruppo che ha rinunciato a fine settimana di svago, disegnando e progettato il basamento e l'illuminazione dell'opera dello scultore Perotti. Con la consueta umiltà che sempre ci distingue, senza tanto clamore, il gruppo ha ripulito l'alveo del fiume Trebbia nel 2005 da 24850 Kg. di pneumatici che erano usciti da una vicina discarica abusiva che risaliva a circa vent'anni fa. Negl'ultimi sei anni, diversissimi sono stati gli interventi compiuti nei confronti dei più deboli, anche se le nostre file si stanno via via sfoltendo. Quelli rimasti moltiplicando le loro energie, per le varie raccolte svolte anche ultimamente, a favore dei terremotati, della Caritas e del banco alimentare, hanno rivolto i loro contributi verso i più disagiati e deboli. Questi è solo la punta di una vetta che quasi quotidianamente noi contribuiamo ad elevare, rafforzando e consolidando i valori dell' alpinità e forti del nostro motto "Tasi e Tira" andiamo sempre avanti.