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Castel San Giovanni

Ospedale militare Ospedale civile Reparto Palazzo Vittorio Emanuele II Reparti "Scuole elementari"
Direttore e personale medico Le suore Le visitatrici e i comitati Bibliografia

Ospedale militare

Alla dichiarazione di guerra l'amministrazione dell'ospedale civile decise di destinare un finanziamento a fondo perduto di svariate migliaia di lire per l'arredamento e la conduzione di reparti destinati ai militari feriti ponendosi a disposizione dell'Ospedale Militare Principale di Piacenza. Il Comune, inoltre, mise a disposizione i due palazzi delle scuole comunali e si impiantarono in questo modo 240 letti che, nel 1916, divennero 300 con l'occupazione anche dell'asilo infantile. L'amministrazione fu affidata a quella dell'Ospedale Civile che affidò la gestione al consigliere avv. Carlo Braghieri che ebbe sempre l'ammirazione delle autorità civili e militari. La direzione di Piacenza fornì i letti e inviò un certo numero di militari di Sanità e corrispose una retta all'Ospedale Civile per ogni giornata di degenza. Quando il Colonnello dott. Scipione Rinaldi assunse la direzione di Piacenza, stabilì un ampliamento dell'ospedale di Castel San Giovanni con la requisizione dei locali del Collegio Vittorio Emanuele e delle scuole tecniche che vennero inaugurati nella primavera del 1917.


Ospedale civile

Il nuovo edificio venne inaugurato nel 1904 a sud della città. Diviso in padiglioni, collegati con corridoi, con arredamenti moderni e una moderna sala operazioni con annessa sala per medicazioni. C'erano inoltre un gabinetto di batteriologia, uno di radiologia all'avanguardia. In un edificio isolato era presente il reparto infettivi. Sono oltre cento i militari che possono essere ospitati durante la guerra in questo ospedale. Nel reparto di chirurgia vengono anche ricoverati i feriti gravi. Nell'edificio è presente l'illuminazione elettrica e il riscaldamento a termosifone.


Reparto Palazzo Vittorio Emanuele II

Nei piani superiori dell'imponente palazzo del collegio Vittorio Emanuele II vennero collocate le corsie dell'ospedale militare. Il reparto ha una capacità di circa 200 letti. Oltre alla direzione, sono presenti bagni, guardaroba, spogliatoio e magazzini. Si trova pure la cucina per tutti i reparti degli altri ospedali, escluso quello civile; è presente anche l'illuminazione elettrica.


Reparti "Scuole elementari"

Si trattava dei due palazzi presenti nella piazza principale del paese e utilizzati per le scuole elementari. Le classi vennero trasformate in camerate con le suppellettili necessarie. I due reparti potevano ospitare 250 letti.


Direttore e personale medico

La direzione degli Ospedali durante la guerra fu del prof. dott. Livio Losio docente dell'Università di Pavia e chirurgo a Castel San Giovanni. Furono poi attivi nello stesso periodo il Capitano medico Minoia dott. Alessandro, Motti dott. Stefano, Testori dott. Carlo. La farmacia era gestita dai farmacisti del paese Fellegara Vittore e Bagliani Paolo mentre il cappellano era il Tenente Don Giovanni Battista Ferraro.


Le suore

Nell'ospedale civile erano presenti le suore dette "Ancelle della Carità", mentre negli altri ospedali le suore "Missionarie del Sacro Cuore". Esse portarono il loro prezioso servizio in tutte le branche del servizio sanitario e in tutte le mansioni di manutenzione del materiale ospedaliero e della sua distribuzione. Si occuparono poi di ogni genere di cura per i militari ricoverati.


Le visitatrici e i comitati

Si formò un comitato di Signore Visitatrici per confortare i militari ricoverati negli ospedali portando loro libri e altri doni nei giorni festivi. Sono più di duecento le donne di Castel San Giovanni che contribuivano a mantenere questo comitato. Le promotrici furono Aliani Maria, Lanzani Rachele, Osimo Elena, Gatti Anna, Cremaschi Antonietta, le sorelle Baggiani, Gobbi Giovanna Maria, Segré Annetta, Manzella Teresa, Boselli Camilla, le sorelle Rossi, casati Erminia, Rapalli Lina, Ferrari Nina, Salvini Marcherita, Cremaschi Giuseppina, Albanesi Maria, Rossignoli Maria, Mazzoleni Maria, Maretto Vittoria.

Altri comitati nacquero per l'assistenza alle famiglie dei militari, per fare doni ai soldati al fronte, per l'assistenza dei profughi, per fornire di lana e scaldaranci i soldati, il tutto sotto la direzione di Cappabianca Romolo, Aliani Maria, Maretto Vittoria, Agazzini D. Egidio, Bagliani dott. Paolo, Braghieri avv. Carlo, Cicardi Gaetano, Cremaschi Emilio, Damioni Francesco, Dosi Ernesto, Fellegara dott. Vittore, Minoia dott. Alessandro, Motti dott. Stefano, Pino prof. Cesare.


Bibliografia

AA.VV. – Gli ospedali militari di Piacenza dalla dichiarazione di guerra all’armistizio

 

 

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