Associazione Nazionale Alpini

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Pal Piccolo

Sulle Alpi Carniche, all’inizio della guerra il confine corre dal Monte Peralba al Monte Canino. Nel settore, il cui comando è dislocato a Tolmezzo, sono presenti due brigate di fanteria e sedici battaglioni di Alpini oltre a reparti di bersaglieri. Nella zona del Passo di Monte Croce Carnico, che si trova alla testata della valle del But che scende verso Timau, l’Austria ha apprestato un sistema difensivo che occupa le cime del Pal Piccolo e del Pal Grande già da prima dell’entrata in guerra dell’Italia. In particolare sono stati approntati un trincerone blindato e caverne con mitragliatrici e cannoncini e si sono stesi i reticolati. I primi combattimenti avvengono già il 25 maggio del 1915 da parte degli Alpini del btg. Tolmezzo e dopo pochi giorni la linea Passo M.Croce –Pal Piccolo – Pal Grande è in mano italiana. Durante tutto il primo anno di guerra si susseguono attacchi da una parte e dall’altra con perdite e riconquiste delle posizioni. L’inverno 1915-16 porta abbondanti nevicate con numerose valanghe ed impedisce qualsiasi operazione, tranne il mantenimento delle posizioni occupate sulle creste da parte di piccole pattuglie. Nonostante le difficili condizioni climatiche però, gli austroungarici, scavando numerose gallerie nella neve alta dieci metri, il 26 marzo da http://www.bildarchivaustria.at/1916 fanno un attacco a sorpresa e conquistano alcune nostre posizioni sul Pal Piccolo. La nebbia e la neve che riducono quasi a zero la visibilità rendono praticamente impossibile un contrattacco da parte italiana. Per l’intera giornata del 27 si combatte duramente e alla fine della giornata le posizioni sono riconquistate dai reparti italiani. Le perdite da entrambe le parti sono però molto elevate, tanto che sono necessari tre giorni di rastrellamenti per recuperare i Caduti e i feriti nella neve. Dopo questi eventi, da entrambi gli schieramenti si consolidarono le difese tanto da sconsigliare inutili attacchi senza esito per tentare ulteriori conquiste. Anche alcuni Alpini piacentini partecipano agli eventi descritti, in particolar modo sul Pal Piccolo vengono decorati Domenico Bocciarelli, Gaetano Ciauri, Giuseppe Volpini, Cesare Minoia e Mauro Minoia.

È doveroso ricordare che in questi luoghi, durante il conflitto, operano quelle che diventeranno famose come le “portatrici carniche”. Sono donne dei paesi vicini che dalle retrovie trasportano verso la prima linea pesanti gerle contenenti viveri, munizioni, armi, ecc. mettendo a repentaglio la propria vita. La portatrice più famosa è Maria Plozner Mentil di Timau, caduta dopo essere stata colpita da un cecchino; verrà decorata solo nel 1997 di Medaglia d’oro al Valor Militare ed è l’unica donna a cui sia stata intitolata una caserma, quella di Paluzza oggi gestita dal locale gruppo ANA.