Associazione Nazionale Alpini

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Lettera del 19 agosto 1915

 

 

 

Carissimo,

Solo oggi mi possesso(?) tua lettera scritta il 15. Non ho parole per ringraziarti, per esternarti tutta la mia riconoscenza, tutto il bene che mi ha procurato il tuo ricordo. Grazie, mille volte grazie! Le tue notizie mi ànno fatto tanto, ma tanto piacere, hanno ridestato nel mio cuore tanti dolci ricordi che il tempo e la lontananza avevami assopiti lasciando posto alle emozioni forti di questi momenti!!

Da pochi giorni mi trovo in compagnia. Fui per ben 47 giorni agli avamposti, nei punti più esposti, avanzando di trincee in trincee sempre sotto il fuoco dell’artiglieria nemica. Quando ti scrissi l’ultima cartolina mi trovavo a 2381 d’altezza proprio sulla cima d’un monte dominante tutta l’azione! Mi domandi se sentii il cannone! Figurati! Mi ero talmente famigliarizzato che a primo colpo ti sapevo distinguere se nemico o nostro se granata o shrapplen, se a tempo o a percussione e persino il calibro!Ebbi proprio come si suol dire il battesimo del fuoco! Con tutto questo però fui sempre s’animo lieto, di spirito calmo! Il compito mio era quello di tenere in comunicazione i posti avanzati coi comandi del grosso. Compito delicatissimo, se si vuole, e che io disimpegnai consacrando intelletto e forze per la grandezza di Italia!!

Ora sono a riposo! Ma in verità comincio a sentire la nostalgia del fronte ed attendo il momento d’essere mandato nuovamente avanti, là ove della guerra si conosce tutta la sublime poesia. Appago il tuo desiderio d(?) invio alcuni Edelweiss. Sono piccoli fiori, che ti porteranno la nota di questa vita gloriosa, il soffio gelido dei monti nostri ove si combatte ove tutti sono animati da un solo pensiero, spinti tutti ad un nobile ideale! Li raccolsi di(?) mie mani, e tu li terrai per mio ricordo, e guardandoli ti ricorderai che sotto gli scogli, ove essi fiorivano, in una piccola tenda albergava un amico tuo, un vero figlio d’Italia, che sognava il trionfo, la vittoria delle armi nostre!!

Vorrei dilungarmi maggiormente, versare nel tuo tutta la pienezza del mio cuore ma non mi è possibile, sento nell’animo una lotta di sensazioni e di piaceri che si confondono con la lotta dei miei pensieri! Non hai mai provato emozioni grandi?? Se riuscirò a tornare salvo, e questo lo spero, avrò tante cose da raccontare, cose viste e provate, cose indimenticabili! Che freddo che faceva lassù. Qui invece si vive d’una vita beata. Riposa la mente, lo spirito! Il caldo non è eccessivo, un venticello ci accarezza costantemente il viso e poco distante alla nostra dimora una ombrosa pineta ci chiama alla frescura! No, non ci sono le muse, non c’è ispirazione di sorta, ma tanto spero le vibrazioni dell’animo e vorrei sapermi esprimere non con frasi puerili che rende il discorso fatuo, ma con ricercatezza, con frasi sfumate, stile classico. La mia fioca cultura letteraria non mi permetteva spingermi oltre e tu accontati(?) di ciò che ti scrivo, che è l’eco del mio cuore ardente! Mentre scrivo il mio pensiero è a te, rivivo i tempi passati, ed una nostalgia mi assale, vorrei essere da te in quel frutteto profumato vivere un’ora tranquilla! Scrivi a lungo, presto, ricordami ai tuoi cari e vogliami sempre bene.

Arrivederci

Baci aff.mi

Carletto